Eccola finalmente.
Avevo attesa per inserire la ricetta, perche' non e' mia.
E' frutto di quello che ho imparato nello stage con Mimmo Alba.
Un sapore incredibile... un'eleganza...
Purtroppo la foto e' stata scattata prima dell'aggiunta dell'olio finale.
E' la ricetta che vi mancava, da utilizzare con i filetti, ricavati dal capone della mia pasta trenette ballaro' ;)
Ingredienti per circa 6 tocchi di filetto:
1 capone (lampuga) di circa 1 kg
1 mazzo abbondante di prezzemolo
petali di pomodoro confit
200 g di fave secche di leonforte
sale qb
2 o 3 spicchi in camicia
1 peperoncino
abbondante olio evo (possibilmente nocellara del belice)
Dodici ore prima della cottura, mettete a bagno le fave (se fossero con la buccia, al mattino, sbucciatele).
Preparate un tegame, copritene il fondo con olio evo abbondante e tuffatevi dentro l'aglio schiacciato e il peperoncino.
Successivamente il prezzemolo (deve essere completamente ricoperto di prezzemolo).
Alla fine aggiungete le fave e copritele di acqua (non troppa, ricordatevi che dovrete passarle e devono avere una certa densita').
Aggiustate di sale.
Spegnete e passate al passaverdure.
Preparatelo un po' prima di servire: il macco deve essere tiepido ma non caldo! dovra' avere una certa densita' per mantenere la sua posizione, senza sfuggire nel piatto.
Nel frattempo, avrete pulito il pesce, tenuto da parte i pezzi grassi e non perfetti per fare la pasta, mentre conservate i filetti del pesce, ben puliti dalla pelle.
Avvolgeteli in carta stagnola e chiudete bene.
Preparate un tegame con un po' d'acqua e mettete dentro il filetto di lampuga nella stagnola.
In pochi minuti (piu' o meno 5) dovrebbe essere pronto.
Aiutandovi con una pinza, mettetelo ad asciugare da qualche parte e attendete che raffreddi un po'.
Impiattate preparando una quenelle di macco di fave, sopra ponete il filetto di lampuga, infine il petalo di pomodoro confit.
Spruzzate di olio e servite.