Biancomangiare di mandorle
Dolce siciliano dall’origine nobiliare, preparato con latte di mandorla fresco, profumato con vaniglia e scorza di limone, servito freddo e decorato con pistacchi o fiori di gelsomino.
Porzioni: 6–8 coppetteIngredienti
- Per il latte di mandorla:
- 200 g di mandorle siciliane sgusciate (ideale la varietà romana)
- 1 litro di acqua
- 1 litro di latte di mandorla fresco
- 70 g di amido di mais
- 100–150 g di zucchero (a piacere)
- 1 bacca di vaniglia
- Scorzetta di limone (non trattato)
- Acqua di gelsomino (facoltativa)
- Pistacchi al naturale per decorare
Per il biancomangiare:
Preparazione
- Togliere la pellicina marrone alle mandorle mettendole in ammollo in acqua fredda fino a quando sarà facile sbucciarle.
- Frullare le mandorle con una parte dell’acqua e filtrare con un colino fine. Ripetere più volte aggiungendo altra acqua fino ad arrivare a 1 litro.
- Strizzare la poltiglia finale dentro un panno pulito, ricavando tutto il latte di mandorla possibile.
- Versare il latte di mandorla in un pentolino e aggiungere amido di mais, zucchero, vaniglia, scorzetta di limone e, se disponibile, un cucchiaio di acqua di gelsomino.
- Cuocere a fuoco basso mescolando fino a ottenere una crema densa e vellutata.
- Versare in coppette o stampini individuali. Lasciare raffreddare completamente e poi mettere in frigorifero per almeno 3 ore.
- Servire freddo, decorato con pistacchi al naturale e, se si ha, un fiore di gelsomino.
Gaetano Basile:
“Il biancomangiare ha una origine bellissima... ci viene da una ricetta del '200 francese, il *blant manger*, una serie di piatti bland(i) per convalescenti. Il termine *blant* col tempo fu confuso con *blanc*, e in Sicilia nacque il biancomangiare come dolce.”
Il biancomangiare per eccellenza è quello di mandorle che arricchiva le tavole nobiliari; i più poveri lo adattarono usando latte vaccino.
Note e varianti:
– Se si desidera sformare il biancomangiare, aumentare leggermente l’amido per maggiore compattezza.
– Variante con mandorle non pelate: sapore più intenso, colore più scuro.
– Si può usare latte di mandorla pronto, ma attenzione allo zucchero.
– Lo stesso vale per il panetto di pasta di mandorla.
– Per la variante tostata, vedi anche il blog Cannella e Gelsomino.